Umbrorum gens antiquissima Italiae existimatur, ut quos Ombrios a Graecis putent dictos, quod in inundatione terrarum imbribus superfuissent.
La popolazione umbra è ritenuta la più antica d’Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata.
Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III, 112-113
Conquistata dai Romani del 200 a.c. che realizzarono numerose città e colonie lungo l’asse della via Flaminia, fu teatro della famosa battaglia del Trasimeno contro l’invasore Annibale. Alla caduta dell’Impero Romano dalla metà del 500 d.c. e per molti secoli gran parte del territorio passò sotto il dominio longobardo del ducato di Spoleto, fino alla conquista di Carlo Magno che regalò i territori allo Stato Pontificio sotto cui rimasero, con alterne vicende, fino alla fine del XVII secolo. Nel 1860 l’Umbria venne annessa al Regno di Sardegna nel corso dell’unificazione d’Italia.
L’Umbria è pervasa da un misticismo monastico e prova ne sono i numerosi edifici di culto ed eremitaggio eretti sull’impulso iniziale di San Benedetto da Norcia il fondatore del monachesimo. Non a caso è quì che nascono alcuni dei Santi più famosi d’Italia e del mondo intero: Jacopone da Todi, San Valentino di Terni, Santa Chiara d’Assisi, Santa Rita da Cascia e ovviamente San Francesco di Assisi. Nel Duomo di Orvieto è custodita la reliquia del miracolo eucaristico che diede vita alla celebrazione del Corpus Domini istituita da Papa Urbano IV.
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Il fervore religioso spinse alla costruzione di edifici di una bellezza immortale considerati patrimonio dell'Umanità, e richiamò una moltitudine di artisti scultori e pittori che lasciarono capolavori sparsi in tutta l'Umbria. Sempre sulla scia religiosa ma spesso contaminata dal profano nacquero manifestazioni e tradizioni che proseguono tutt'oggi, come la celebre festa dei Ceri e il Palio della Balestra a Gubbio, la sontuosa Quintana a Foligno, la Corsa dell'Anello di Narni, il Palio dei Terzieri a Città della Pieve, e la magnifica festa medievale del Calendimaggio ad Assisi. In tempi più recenti le città d'arte dell'Umbria hanno saputo ricavarsi un interesse internazionale con manifestazioni culturali di grande respiro quali il Festival dei Due Mondi a Spoleto e Umbria Jazz a Perugia. Degno di nota è il Mercato delle Gaite di Bevagna, fedele ricostruzione del periodo medievale.
Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte / nume Clitumno! Sento in cuor l'antica / patria e aleggiarmi su l'accesa fronte / gl'itali iddii
Giosuè Carducci, Odi barbare, 1877