Visitare Perugia in un giorno

  • Categoria dell'articolo:Turismo

Capoluogo della regione Umbria, Perugia è una antichissima città ricca di storia, arte e cultura.
Qui ha sede una delle più antiche università del mondo e infatti l’Università degli Studi di Perugia risale al 1308 assieme all’Accademia di belle arti Pietro Vannucci fondata nel 1570, la seconda più antica d’Italia. Ma anche la Biblioteca Augusta del 1592.
Fondata dagli Etruschi con il nome di Perusna su preesistente insediamento umbro, la città conserva molte strutture dell’epoca come la cinta muraria e il poderoso arco Etrusco e si adagia su vari colli offrendo punti panoramici sulla valle sottostante. Grazie ad una accurata gestione amministrativa il centro storico ha mantenuto intatto il suo aspetto medioevale.
Perugia ha dato i natali ad artisti importanti quali il Perugino, il Pinturicchio, Galeazzo Alessi, Vincenzo Danti, Guglielmo Calderini e Gerardo Dottori ed ha ospitato nel Rinascimento famosi personaggi come Raffaello Sanzio, Pietro Aretino, Piero della Francesca e Luca Signorelli.

Per ulteriori notizie vedi Wikipedia.

Coordinate 43°06′43.56″N 12°23′19.68″E
Altitudine 493 m s.l.m.
Superficie 449,51 km²
Abitanti 163 824[1] (31-10-2021)

Tale è stata la bellezza e l’importanza di Perugia da essere citata da molti autori nel corso dei secoli, uno su tutti Dante Alighieri nella sua Divina Commedia al canto XI del Paradiso.

Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende,
onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.
Di questa costa, là dov’ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo talvolta di Gange.
Però chi d’esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Orïente, se proprio dir vuole.

 

Simbolo di Perugia è il Grifo, animale mitologico metà aquila e metà leone, che viene nominato fin dal 1200 scelto a simboleggiare ricchezza e potere, coraggio e sapienza. Prima raffigurato a terra con zampa armata di spada e poi rampante. Particolare curioso il grifo perugino è sempre “eretto” ovvero con il pene bene in vista.

Di seguito un percorso che consente di visitare i luoghi più rappresentativi di Perugia.
Click sui nomi dei luoghi per maggiori notizie, click sul simbolo [∴] per localizzare in Google Maps.
Si raccomanda di contattare preventivamente le segreterie dei vari luoghi per verificare gli orari accesso al pubblico.

Parte 1 – il centro storico

Parcheggiate l’auto in Piazza Partigiani [∴] in un grande parcheggio coperto a due piani e da lì prendete le scale mobili che portano comodamente in centro attraversando la Rocca Paolina.

Rocca Paolina [∴]
Costruita nel 1540 da papa Paolo III per sottomettere la cittadinanza fu per questa invisa al popolo, fu edificata sopra le abitazioni della famiglia Baglioni che si era ribellata contro il Papato e poi distrutta nel 1860 in seguito all’annessione di Perugia al Regno d’Italia. Nel 1932 si diede inizio alla rimozione delle macerie per recuperare i sotterranei della rocca ora aperti al pubblico e che ospitano manifestazioni culturali. Addentratevi nei corridoi che regalano forti suggestioni.

Corso Vannucci [∴]
Uscendo all’aperto vi troverete difronte Piazza Italia con il bel giardino sede di mercatini dell’usato e prodotti biologici. Alla vostra sinistra inizia Corso Vannucci con i suoi palazzi nobiliari e passeggiata abituale dei perugini nei giorni di festa. Incamminatevi quindi verso il salotto buono della città e dopo poco arriverete difronte il Collegio del Cambio.

Nobile Collegio del Cambio [∴]
Intorno alla metà del ‘500 la potente corporazione dei banchieri perugini acquisirono la loro sede nel Palazzo dei Priori. La professione dei cambiavalute si ritrova nello stemma sopra il portale con il grifo a guardia di un forziere. Rivestita da splendidi intarsi lignei del ‘600 ospita un ciclo di affreschi tra i più importanti del rinascimento, opera di Pietro Vannucci detto il Perugino e realizzati alla fine del ‘400. Come ebbe a scrivere Edith Wharton sono uno dei “tre soffitti perfetti del mondo” assieme a quelli del Mantegna a Mantova e dell’Araldi a Parma. Presente anche l’autoritratto del Perugino.

Proseguite per il corso ed ecco il palazzo che ospita la pinacoteca.

Galleria Nazionale dell’Umbria [∴]

Un percorso espositivo cronologico che si sviluppa in 40 sale su una una superficie di 4.000 mq comprendente una delle più ricche raccolte d’arte in Italia dal XIII al XIX sec. Opere di Duccio di Boninsegna, Benedetto Bonfigli, Bartolomeo Caporali, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Pinturicchio, Perugino, Orazio Gentileschi, Pietro da Cortona, Gian Lorenzo Bernini e altre. Oltre 3000 opere tra dipinti, sculture, ceramiche, tessuti e oreficerie, che documentano sette secoli di storia e di cultura italiana.

Poco più avanti la Sala dei Notari.

Sala dei Notari [∴]

La sala è all’interno del celebre Palazzo dei Priori una delle opere più belle e maestose del Medioevo italiano la cui costruzione iniziò alla fine del 1200 e si protrasse per secoli inglobando gli edifici adiacenti. Ospitare gli appartamenti dei priori e la sala delle riunioni detta “del Malconsiglio” in quanto i primi consoli cittadini vivevano nel Palazzo per circa due mesi in una sorta di clausura interamente dedicata al loro ruolo di amministratori pubblici. Su Corso Vannucci si apre il maestoso portale principale  capeggiato dalla lunetta con le statue dei tre santi patroni di Perugia: Lorenzo, Ercolano e Costanzo.

Alla Sala dei Notari si accede per la splendida scalinata posta difronte la Fontana Maggiore.  Fu in origine ideata come sede delle assemblee popolari ma alla fine del 1500 diventò sede della potente Arte dei Notai anche in contrapposizione a quella del Collegio del Cambio. Il soffitto è sostenuto da poderose volte a tutto sesto e tutte le pareti sono coperte di decorazioni pittoriche che rappresentano i miti e i valori della cultura medievale. Sulla parete di fondo sono dipinti gli stemmi dei Podestà e dei Capitani del Popolo di Perugia – tra cui spicca al centro quello di Braccio Fortebraccio – mentre sulle pareti laterali sono affrescati episodi biblici, cavallereschi e le fiabe di Esopo per esaltare modelli di comportamento, di etica e di moralità. Gli stalli e i sedili in legno sono stati ricostruiti nel XIX secolo sui modelli originali del cinquecento.

La Fontana Maggiore di Perugia [∴]

Posta al centro di piazza IV Novembre fu progettata da Nicola e Giovanni Pisano nella seconda metà del 1200 come parte terminale dell’acquedotto di monte Pacciano. Alla vasca di base poligonale ne è sovrapposta un’altra di diametro più piccolo entrambe in pietra rosa  e bianca, decorate con formelle a bassorilievo che rappresentano scene della tradizione agraria e della cultura feudale, i mesi dell’anno con i segni zodiacali, le arti liberali, la bibbia e la storia di Roma nonché statue di personaggi biblici e mitologici. In cima una piccola conca bronzea sorretta da tre “ninfe” che rappresentano le tre virtù teologali Fede, Speranza e Carità.

Cattedrale di San Lorenzo [∴]

Rappresenta il Duomo di Perugia e pertanto il principale edificio religioso della città. All’inizio dell’anno mille venne costruito un primo edificio all’interno delle mura nella posizione dell’attuale transetto e sopra l’antico foro della città etrusco-romana. Il  progetto attuale risale al 1300 a cura di Fra Bevignate. La struttura presenta una complessa stratificazione di fasi costruttive a partire dall’anno 1345 come riportato dalle cronache del tempo fino al suo completamento nell’anno 1490. La parte il mattoni evidente sulle pareti esterne indicano la fase in cui venne sopraelevata nel XVII secolo sebbene la decorazione geometrica di quadrilobi in marmo rosa e bianco non venne completata lasciando spoglia la parte superiore della fiancata. Nel rinascimento venne commissionata la celebre pala dello Sposalizio della Vergine del Perugino poi trafugata dalle truppe Napoleoniche alla fine del ‘700 e tutt’ora in possesso dei musei francesi.

Pozzo Etrusco [∴]

La costruzione è databile attorno alla seconda metà del III secolo a. C. per far fronte al fabbisogno idrico della popolazione e può essere considerato come una delle maggiori opere frutto dell’ingegneria idraulica etrusca. La vera del pozzo, situata in Piazza Piccinino di fronte all’ingresso di Palazzo Sorbello, fu da sempre utilizzata per attingere acqua dalla sottostante cisterna. Profondo 37 metri e con diametro di oltre 5 metri è coperto da due capriate formato da travi di travertino a semplice incastro ciascuna del peso di 80 quintali.

Sandri caffetteria [∴]

Lungo il Corso fermatevi alla caffetteria e pasticceria Sandri, locale storico d’Italia fondato dallo svizzero engadinese Giacomo Schucani nel 1860. Si narra che scambiò con Franz Sacher la ricetta della famosa torta con la propria “Bignè alla Pompadour” e inventò il catering per i grandi ricevimenti dopo la seconda guerra mondiale. Il locale venne amministrato dai discendenti ininterrottamente fino al 2013. Attualmente la gestione è stata ripresa da tre imprenditori perugini. Da ammirare i soffitti a volta affrescati da un allievo del Brugnoli con decorazioni e stemmi svizzero e sabaudo nonché gli arredi liberty in massello di noce, con marmi e cristalli risalenti all’ottocento.

 

 

 

Immagini collegate: