Backup dati
La copia dei dati su dispositivi di archiviazione esterni è la miglior strategia di sicurezza.
Solitamente si utilizza un nas (Network Attached Storage) ovvero un dispositivo composto da uno o più harddisk e collegato alla rete, che consente l’accesso alle informazioni in lettura/scrittura a più utenti secondo determinate regole.
Le copie vanno effettuate ad intervalli regolari e mantenute per un periodo di tempo adeguato in modo da poter recuperare i dati anche a distanza di giorni.
Prendiamo il caso di un backup giornaliero che viene sovrascritto ogni volta. Se a distanza qualche giornio ci rendiamo conto che un documento è stato modificato in modo errato, non avremo la possibilità di recuperare una vecchia copia. Potremo farlo se il backup mantiene le copie vecchie per un periodo di tempo sufficientemente lungo.
Il numero di backup mantenuti dipende dalla quantità di dati da proteggere e dalle dimensioni degli harddisk del nas; solitamente si consiglia di mantenere le vecchie copie per almeno 7gg ma laddove sia necessario si possono prevedere periodi più lunghi, o addirittura predisporre backup a scadenze orarie.
Ridondanza dei backup
Come visto in precedenza anche il nas potrebbe essere oggetto di attacco malware con conseguente perdita di tutti i dati contenuti.
Pertanto sarebbe ottimale eseguire un “backup del backup” su altro dispositivo nas disconnesso dalla rete se non durante la fase di copia.
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