Tutti gli Habanos della marca Cuaba si distinguono per il particolare formato double figurado. Questa marca ricrea lo stile degli Habanos che esistevano nel XIX secolo, quando i double figurados erano molto in voga. Un secolo dopo, nel 1996, questo tradizionale formato venne ripreso dal marchio Cuaba, prodotto nella fabbri-
ca di Romeo y Julieta. I double figurados, per la loro complessità di lavorazione, si collocano al vertice dell’arte del Torcedor. Solo per questo motivo, meritano un posto negli humidor di ogni appassionato che si rispetti. Cuaba, come Cohiba, è una parola utilizzata dagli Indios Taínos all’epoca di Cristoforo Colombo. Era utilizzata per un
legno altamente combustibile che veniva usato per accendere i loro “cohibas”.
Divinos è il più piccolo dei Double Figurados, ma anche il più interessante. Non bisogna farsi ingannare dal suo tozzo formato, questo sigaro è pieno di carattere e virilità. Aromi intensi e speziati accompagnati da una evoluzione crescente, offrono una fumata ricca e corposa delineata da una forza superiore rispetto ai suoi fratelli maggiori, che non
mancherà di stupire anche i fumatori più esperti.Tutti gli Habanos di questa marca, sono prodotti Totalmente a Mano e a Tripa Larga, con foglie provenienti da Vuelta Abajo (D.O.P) Denominacion de Origen Protegida.
Lunghezza (mm): 101
Cepo: 43
Vitola: Petit Bouquet
Manifattura: Totalmente a Mano T.L
Forza: Da medio a forte
Tempo di fumata: Circa 20 minuti
Prezzo: € 7,00 (2015)
Degustazione 11/2015
Questo è uno di quei sigari che difficilmente si scelgono di persona, ma l’incontro è spesso favorito dal passaparola o dal consiglio di un amico compiacente.
E fu grazie ad un caro amico che gustai questo cigaro alcuni anni addietro e ne fui immediatamente conquistato.
La forma insolita della vitola è di per se motivo valido per provare questo cilindro corto e tozzo, dalla capa ruvida e imperfetta che nulla toglie alla maestria del torcedor. Il riempimento è leggero ma già da spento profuma di fiori freschi invogliando l’accensione.
Consiglio un taglio minimo per il tiraggio e l’accensione direttamente sulla piccola punta prominente che va gestita con brevi ma frequenti tirate.
I primi puff risulteranno fin troppo leggeri, persino inconsistenti. Un poco di pazienza, il sigaro sta solo scaldandosi.
Ed ecco le prime boccate saporite, cuoio e pelle, e una forza che non ci si aspetterebbe da un formato così piccolo.
Il fumo è evanescente e la cenere grigio bianca.
Data la lunghezza minima parlare di terci diverrebbe una forzatura, di certo dopo la metà la forza aumenta notevolmente e il gusto porta sentori di caffè e una certa sapidità che non guasta ma anzi lascia un retrogusto .
Si rende necessario qualche ritocco al bracere e una particolare attenzione a non surriscaldare troppo il tabacco, moderando l’intensità delle tirate.
Un sigaro non per principianti visto le difficoltà di accensione e una certa maestria nella gestione della fumata.
Ottimo dopo pasto quando il tempo è minimo, da accompagnare assolutamente con un ron.
Il prezzo è forse eccessivo per la qualità e ‘quantità’ offerta, ma nella valutazione incide la raffinata esclusiva lavorazione che ne riserva un posto nell’humidor di ogni fumatore esigente.
Voto qualità/prezzo da 1 a 5: 4